La nostra trasparenza,
la tua tranquillità

#wearecannabislight


Oggi Cannabidiol Distribution dispone di 600 mq di piantagione in serra e 300 mq di coltura Indoor, un laboratorio con illuminazione artificiale, irrigazione, temperatura ed umidità controllata, metodo che permette di raccogliere fiori di canapa di altissima qualità. Per non lasciare nulla al caso ci siamo anche organizzati con un laboratorio interno dove esperti si occupano di pulire, selezionare e confezionare il prodotto finito. Oltre i fiori in diverse tipologie e fragranze commercializziamo anche oli essenziali, snack e caramelle.

#qualità #legalità #velocità

Noi la possiamo vendere e tu la puoi comprare e portare a casa, infatti il THC, principio attivo contenuto nei fiori di canapa, è inferiore allo 0,5%, mentre nelle produzioni illegali supera il 18%. Il laboratorio ospedaliero di farmacologia clinica e farmacogenetica dell’Università degli studi di Torino controlla per Cannabidiol Distribution questi valori nel prodotto, che puoi trovare e comprare liberamente presso le tabaccherie e rivendite nostre partner in tutta Italia.


NOI SIAMO PRODUTTORI

Appassionati di natura


Noi siamo produttori, coltiviamo la canapa perché sappiamo che solo così possiamo ottenere un raccolto che ha le migliori caratteristiche. Soprattutto, a differenza della concorrenza, non ci siamo improvvisati ma per molti anni ci siamo informati e preparati per avviare questa attività. Cannabidiol Distribution semina, fa crescere e trasforma i fiori di Canapa nelle sue piantagioni a Torino con il metodo Indoor, che permette di ottenere una altissima qualità del prodotto.

RASSEGNA STAMPA

Siamo già sulla bocca di tutti!


Nel novembre 2017 un ragazzo comune, con un'intuizione fuori dal comune prevede la possibile espansione di un nuovo mercato grazie all'entrata in vigore della legge 242 del 2016, che rende possibile coltivare legalmente la canapa light con un basso contenuto di THC sfruttandone gli effetti benefici nelle tante modalità di impiego. Luca Fiorentino è un giovane imprenditore torinese, allora di 23 anni, nominato “the self made man” dalla testata italiana La Repubblica. Ha le idee chiare fin da subito: coltivare in prima persona per vendere un prodotto di qualità.